L’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico ha rilevato che nel 2014 il 46% di questa spesa digitale è stata generata dal turismo domestico (italiani in Italia), il 34% dagli italiani che sono andati all’estero e il restante 20% dagli stranieri che sono arrivati in Italia.
Online si acquistano soprattutto i trasporti, che rappresentano il 74% del totale di spesa, gli alberghi, al 14% per volume di spesa, e i pacchetti di viaggio, che hanno una quota del 12%. Nell’ultimo anno, indica l’Osservatorio, la spesa turistica per transazioni effettuate attraverso dispositivi mobili è aumentata del 40%, arrivando a un valore di 340 milioni di euro.
I dati sono stati presentati nell’ambito del Forum PA, dove è stato sottolineato il ruolo centrale della pubblica amministrazione e degli enti territoriali nel garantire la competitività delle destinazioni turistiche anche attraverso il digitale: “La crescita dei canali digitali fino a oggi si è manifestata principalmente a livello di scelta e prenotazione, che riteniamo abbiano ancora ampi margini di sviluppo” ha commentato Filippo Renga, coordinatore della ricerca. “Guardando al futuro, ci aspettiamo i tassi di crescita maggiori nei momenti durante il viaggio, che attualmente sono ancora marginalmente toccati dal digitale, ma che, grazie alla diffusione degli smartphone, si stanno sviluppando velocemente sulla spinta delle richieste del consumatore”.
Questi cambiamenti, afferma l’Osservatiorio, garantiscono nuove opportunità per chi sa muoversi velocemente e adattarsi al nuovo contesto. Gli strumenti digitali possono intervenire in molte delle attività che le pubbliche amministrazioni presidiano sul turismo, come la creazione e gestione associata di infrastrutture e servizi, il coordinamento del sistema di accoglienza e informazione e la promozione della destinazione.